If you’ve passed in my Etsy shop, you’ve probably seen that it’s closed now; I decided to do so because I want to improve a lot of things there, things that can’t wait anymore to be changed, it’s a hard job, but someone has to do it, and… here there’s no one else except me, so the time has come! :)
Se sei passata nel mio negozio Etsy, avrai notato che al momento è chiuso; lo sarà solo temporaneamente, perché desidero apportare dei miglioramenti che non potevano davvero più aspettare, è una fatica, che qualcuno deve pur fare, e qui… non c'è nessun altro a parte me, quindi mi rimbocco le maniche! :)
Etsy Resolution Italia
This need for changes came while I followed the Italian Etsy Resolution program, which helped me see what was wrong in my shop, what needed to be improved, and what had to be done to find its way and become the awesome place I’ve always dreamt about. During the time it lasted and while I followed the exercises they gave us, I had the opportunity to focus on what I have to improve not only in the shop, but also in its virtual homes you can find in the net (they're in the column on your right). I had time to find what was still missing, what I could share with and through my creations, and how I could put a “little” piece of me into them. I hope that what emerged with digging into the heart of Naturæ Cor is really representative of its core nature.
I have to admit that this wasn't the first time that I followed the Etsy Resolution program, because I tried following the UK program organized last year, but it didn't work very well for me. I don’t know if it was because of how it was organized or because of the social media chosen to run it, but it was really difficult to follow. Even if the Italian edition chose the same social network (a Facebook group) to let members discuss and grow together, in my opinion it was far better organized than the British 2016 edition. First of all, Etsy sent an email after signing up the program explaining what the member could do before opening a shop (because the program was made for people who desired to open an Etsy shop from the scratch, even if there were also people - like me - who already have one which needed to be improved). After a week, the program started and it led us into an intensive month: each week had its own topic which was showed and explained firstly through emails we received from the marketplace which led us to related articles of the sellers’ handbook, than we had to do the exercises about the particular topic and wait for the tutors and members’ reviews, and - if there still were some doubts about the topic - we had to make questions which would find answer in a video in which the tutor made a sort of resume of the topic of the week.
I wasn't really sure about joining it again, because thinking about the previous “British” (...there were several people from outside UK) experience led me to think it wouldn’t be so helpful, but when I knew who would be the tutors of the course I had no doubts: it was going to be an interesting and useful program. The tutors were the former captain of Etsy Italia Team,
Francesca Baldassarri, and the former admins of the same team,
Irene Renon,
Marta Bra and
Laura Dusini: names that made me think that the program would be organized, planned and run very well, making it a great opportunity to improve my skills as shop owner. And it definitely was.
It was also a starting point, because it made me understand that there are passions that I want to cultivate and improve, because they're part of my creative life and they have all an important role in it, even if they play it in different ways. I found two of them particularly important: photography and drawing, and they're the first I want to begin exploring.
Questo desiderio di cambiamento è sorto mentre seguivo il programma Etsy Resolution Italia, che mi ha aiutata a capire cosa sbagliassi col negozio, cosa bisognasse migliorare, e cosa servisse per renderlo quel luogo nella rete che ho sempre sognato.
Nell’arco della sua durata e mentre svolgevo gli esercizi che ci assegnavano, ho avuto la possibilità di mettere a fuoco ciò che dovevo migliorare non solo nel negozio, ma anche in quelle case virtuali che ha sparse nella rete (che puoi trovare nella colonna alla tua destra). Ho avuto il tempo di capire cosa ancora mancasse, cosa potessi condividere con e attraverso le mie creazioni, e come potessi mettere una “piccola” parte di me in ciascuna di esse. Spero che ciò che è emerso con questo lavoro di scavo e ricerca proprio nel cuore di Naturæ Cor sia davvero rappresentativo della sua vera natura.
Devo ammettere che questa non è la prima volta che partecipo al corso Etsy Resolution, perché ho cercato di seguirlo anche l’anno scorso nella sua edizione britannica, ma non mi fu di molto aiuto. Non so se è stato per via di come fu organizzato o del social media scelto per condurlo, ma fu davvero difficile seguirlo. Anche se l’edizione italiana ha scelto lo stesso social network (un gruppo Facebook) per permettere ai partecipanti di discutere e crescere assieme, secondo me è stato organizzato molto meglio rispetto a quello britannico dell’anno scorso. Prima di tutto, Etsy ha inviato un’email dopo la registrazione a ciascun membro spiegando cosa fare prima di aprire il proprio negozio (in effetti il corso era indirizzato a persone che desideravano aprire per la prima volta un negozio Etsy, anche se vi erano anche persone - come me - che già ne hanno uno che desiderano migliorare). Dopo una settimana è iniziato il programma che c’ha catapultato in un mese davvero intenso: ogni settimana si affrontava un argomento specifico che veniva prima illustrato approfonditamente con un’email inviata dal marketplace che rinviava ai relativi articoli del manuale del venditore, poi si svolgevano gli esercizi relativi a quell’argomento e si aspettavano i commenti e le correzioni dei tutor e degli altri partecipanti, e - qualora ci fossero ancora dubbi inerenti il particolare argomento - si potevano porre delle domande cui i tutor avrebbero dato risposta con un video che riassumeva anche l’argomento della settimana.
Sinceramente non sapevo se parteciparvi di nuovo, perché ricordando la precedente esperienza “britannica”(...c'erano molte persone che non lo erano) mi veniva da pensare che non mi sarebbe stata molto d’aiuto, ma quando seppi chi sarebbero state le tutor del corso non ebbi più dubbi: sarebbe stato sicuramente utile ed interessante. Infatti le tutor erano l’ex-capitana dell’Etsy Italia Team, Francesca Baldassarri, e le ex-admin dello stesso team, Irene Renon, Marta Bra e Laura Dusini: dei nomi che erano una sicura garanzia che il corso sarebbe stato senza dubbio ben organizzato, pianificato e condotto, rendendolo una bella opportunità per migliorare le mie capacità nella gestione del negozio. E così è stato.
È stato anche un punto di partenza, perché mi ha fatto comprendere che ci sono passioni che desidero coltivare e migliorare, perché sono parte integrante della mia vita creativa e hanno tutte un ruolo importante al suo interno, anche se lo svolgono in modi diversi. Due soprattutto sono particolarmente importanti: la fotografia ed il disegno, le prime che ho deciso di esplorare.
Accidents happen sometimes… | Quegli incidenti di percorso…
Nevertheless, my hands are so busy now: I made the first part of the Spring collections, but unfortunately one of the materials I used made it burn during the baking, so I have to made it again (but there won't be other over baked or "we're gonna burn" pieces in the future, so don't worry!). I know that it's a very sad happening, but I can’t stop thinking about the great opportunities it gives me: I can improve some parts of the pieces in ways that I wasn’t able to do when I first made them and using materials I hadn’t few days ago: they’re going to turn out better than the first time, but let’s cross our fingers for an extra amount of luck.
More over, the burning accident turned out to be more fruitful that I hadn't expected: between the burned things there were also a pair of earrings I made that I would have completed after the baking, but luck decided that I had to make them again and a little bigger than the first attempt, but what's more they gave me the inspiration to create a whole collection dedicated to them and the subject they were inspired by, but I don’t say anything more about them: let me surprise you!
Ciononostante, le mie mani sono all’opera: ho realizzato la prima parte della collezione primaverile, ma sfortunatamente uno dei materiali che ho impiegato l’ha fatta bruciare durante la cottura, così devo rifarla da capo (ma stavolta non ci saranno pezzi abbrustoliti o letteralmente bruciati, quindi non preoccuparti!). È stato un evento tutt'altro che piacevole, però non posso fare a meno di pensare alle possibilità che mi ha offerto: posso migliorare alcune parti delle creazioni in modi che non mi era possibile realizzare la prima volta ed utilizzando materiali che non avevo fino ad alcuni giorni fa: credo proprio che verranno meglio di quelli che ho già realizzato, ma incrociamo le dita che non si sa mai!
Inoltre, quest’incidente durante la cottura è risultato essere molto più fruttuoso di quel che mi aspettassi: tra le cose bruciacchiate c’erano anche un paio di orecchini che avrei dovuto ultimare dopo la cottura, ma la fortuna ha voluto che li facessi di nuovo ed un po’ più grandi del primo tentativo, e per di più mi hanno spinta a creare un’intera collezione dedicata a loro e al tema cui si ispiravano, ma non dico nient'altro al riguardo: lascia che ti sorprenda!
Commissions in progress | Commissioni in corso
I'm also going to start a commision I had very recently, which turned out in an unexpected and fab way, because I can consider it as the first piece of a serie I was only dreaming about in the last months, but if you like the idea and what you're going to see after I'll end the commission, well... I've tons of great ideas and I'm completely open to each new one you want to share with me, as you can see. I'll explain more about this project when I'll show the finished creation, be patient!
If I have to say the whole truth, I’d never thought to be so excited about doing a commision, I’d always thought that it would be hard to do because you had some limits, not only the ones you naturally have, but also the ones which are given by the object of the commission as well as the expectations of the brave person who asked you to challenge yourself by going beyond your own limits, or finding a good way to do a great job while respecting your skills and improving them at the same time. Any way I found joy and pleasure while working on it, because even if you're the designer and the maker you're not completely alone and have the pleasure to co-work with someone else: that's something very important to me, because it elevates the person who asked the commission to the level of co-maker, because it's thanks to her that I can create, she's joining the making of the piece she asked for, even if she only gave a topic and shared 15 minutes of her time to explain me what she wanted. It was during these minutes that I had the insight about how the piece had to be, what features needed to be underlined and what values had to be stressed. I’m really appreciating working on this commission, because respecting the needs of the request doesn’t mean going against my own way of creating a piece of jewellery, but following it completely: it means let my creativity fly and find its way in the matters used. It’s amazing!
It’s not the first commission I have, but those of the past were mostly reproductions of what I already made, so I only had to follow my notes and designs making little differences in order to make them one of a kind pieces too, but this time it’s completely different and that’s why I’m so excited!
So… stay tuned for the coming creations!
Inoltre sto per realizzare una recente commissione, che per puro e magnifico caso ha fatto sì che la possa considerare il primo pezzo di una serie che negli ultimi mesi stavo meditando di realizzare, ma se ti piace l’idea e ciò che vedrai alla fine dei lavori, beh… ho un sacco d’idee e sono più che aperta ad accogliere quelle che vorrai condividere con me, come puoi vedere. Ti dirò di più non appena la commissione sarà ultimata, quindi sii paziente!
Se devo dire tutta la verità, non pensavo che sarei stata tanto eccitata di realizzare una commissione, ho sempre pensato che sarebbe stato difficile a causa dei limiti imposti, non solo da quelli che hai di natura, ma anche quelli dati dall’oggetto della commissione così come dalle aspettative di quella coraggiosa persona che ti ha chiesto di metterti alla prova andando oltre i tuoi limiti, o trovando il miglior modo per fare un buon lavoro facendo sì che tu possa rispettare le tue capacità e migliorarle allo stesso tempo. Ho comunque provato gioia e piacere nel lavorarci su, perché, anche se sono io che realizzo il progetto sia come disegno che materialmente come gioiello, non sono completamente sola e ho il piacere di collaborare con qualcuno: per me è molto importante, perché eleva la committente al rango di co-produttrice, perché è grazie a lei se creo, è partecipe della realizzazione del pezzo che ha richiesto, anche se ha contribuito solo scegliendo il tema e ha condiviso 15 minuti del suo tempo per spiegarmi cosa desidera. È stato proprio in quei minuti che ho avuto l’intuizione su come doveva essere il pezzo, quali caratteristiche dovessero essere sottolineate e quali valori marcati. Mi sta davvero piacendo lavorare a questa commissione, perché rispettare i bisogni della richiesta non significa andare contro il mio modo di creare un pezzo di gioielleria, ma seguirlo completamente: significa mettere le ali alla mia creatività e lasciare che trovi la strada per trasformare la materia. È fantastico!
Non è la prima commissione che ricevo, ma quelle passate erano più che altro riproduzioni di ciò che avevo già creato, quindi dovevo solo seguire le note ed i disegni che avevo fatto facendo in modo di differenziarle dall’originale così che fossero anche loro dei pezzi unici, ma questa volta è completamente diverso ed è per questo che sono così entusiasta!
Quindi… resta sintonizzata in attesa delle prossime creazioni!
PS: Ho deciso di invertire le lingue, perché mi piaceva l'idea che l’italiano fosse in corsivo, che tra l'altro in inglese si dice proprio italic :) E non certo perché meno importante come lingua, anzi!